Aveva sviluppato una antipatia per me dall’inizio (non so ancora per quale motivo) – e cercava sempre di mettermi una insufficienza (anche quando, peraltro faticosamente, arrivavo al 6½). All’inizio la cosa mi dava fastidio ma col tempo la cosa peggiorò fino all’”apoteosi” di un Aprile piovigginoso quando – dopo una interrogazione di Latino-Classico in V ginnasio mi disse “Buono, Sacchetti, meriteresti la sufficienza ampia … si alla fine credo proprio di si …. però io ti metto 5 lo stesso! Anche se poi credo che alla fine in consiglio me lo faranno alzare. Io comunque ti rimanderei” . Rimasi senza parole.
Devo anche dire che il “punto di non ritorno” avvenne durante il viaggio vacanze a Paestum (vi ricordate l’hotel Raito ?) – Io me lo ricordo come fosse ieri
Dopo la visita alle rovine facemmo una partitella sulla spiaggia; diciamo, per pietà, che non ero proprio un fulmine e quindi non sono mai stato tra le prime scelte del calcio, quindi il suddetto Marzano (che in questi frangenti si scatenava e voleva vincere a tutti i costi) fece di tutto per “sbolognarmi” all’altra squadra. Tuttavia, complice una giornata fortunata e, più probabilmente, la sabbia che rallentava tutti al mio livello, feci una partita da iradiddio segnando una valanga di gol e fermando spesso il Marzano suddetto. Ciliegina sulla torta, dopo un rilancio del portiere avversario, colpii la palla di collo pieno e centrai Marzano – che mi stava ad un paio di metri- in piena faccia (gli occhiali finto Ray-Ban volarono via per una decina di metri). Mi venne la ridarella mentre chiedevo “Come sta?”. Per me fu la fine.
Al ritorno in pullman ero seduto nella prima fila (dietro il conducente) ed al mio fianco c’erano Marzano e Testa (il padre); io avevo in testa le cuffiette di un walkman (non era mio, non mi ricordo di chi fosse) ma la cassetta era finita e quindi NON avevo musica e sentivo quello tutto che succedeva, Marzano mi guardò con disgusto e - pensando fossi assordato - disse a Testa “ancora mi fa male la faccia, questo lo boccio. Con quella faccia da fesso poi…”
Per mia fortuna poi sparì dalla mia vita e dal Marcantonio
Saccarina